Rassegna Stampa
Il progetto, finanziato nel 2021 e 2022 dal Ministero della Cultura, Direzione generale biblioteche e diritto d’autore attraverso la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’ Emilia-Romagna grazie ai contributi destinati ad interventi di tutela del patrimonio bibliografico non statale, ha come obiettivo la stabilizzazione, digitalizzazione e ricondizionamento con contestuale metadatazione dei documenti digitali appartenenti alla raccolta di rassegna stampa tematica conservata presso il Centro.
In due anni sono state digitalizzate le annate dal 1960 al 1988 per un totale di 17 faldoni e 7690 articoli da quotidiani e periodici nazionali e internazionali.
La collezione di rassegna stampa del Centro si è sviluppata grazie al lavoro di selezione svolto da volontarie e volontari che nel corso degli oltre quarant’anni di attività del Centro hanno raccolto articoli d’interesse per la comunità coprendo un arco temporale vasto: dal 1960 al 2016 cartacea e successivamente in formato digitale.
Comprende ritagli di articoli provenienti dalle pagine di cronaca, politica e cultura di moltissimi quotidiani e periodici che testimoniano delle trasformazioni avvenute in Italia, in ambito sociale e culturale per quanto riguarda i diritti delle persone LGBTI+. La rassegna stampa è complessivamente costituita da 140 faldoni che raccolgono, in ordine cronologico dal 1960 ad oggi, articoli di quotidiani e periodici. Questa preziosa documentazione, che racconta la condizione sociale e la storia delle persone LGBTI+ nell’arco di oltre sessant’anni, si è sedimentata anche mediante lo scambio con altre associazioni italiane. La raccolta costituisce oggi, per la sua unicità e completezza, uno strumento imprescindibile per quanti svolgono ricerche sulla condizione delle persone LGBTI+ e sulla storia del movimento per i diritti nel nostro paese.
Il progetto, realizzato con la supervisione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna, non solo ha migliorato le condizioni di conservazione del materiale grazie al ricondizionamento degli originali in contenitori idonei, ma ha anche reso possibile, tramite la digitalizzazione, una migliore fruizione e consultazione dei documenti senza la necessità di accesso agli originali fornendo così un quadro chiaro sulla documentazione posseduta riguardo ad eventi significativi per la storia del movimento.
Per consentire una più efficace ricerca anche all’interno del testo i documenti sono stati sottoposti a scansione con la tecnologia OCR (Optical Character Recognition) e schedati con attribuzione di una naming convention ai file e conseguente inserimento all’interno del software Pimcore.