LEVI, Corrado

Nome completo
LEVI, Corrado
Descrizione

Corrado Levi è architetto, artista, intellettuale, agitatore culturale, critico, curatore, collezionista

Biografia

Nato a Torino nel 1936, Levi vive e lavora a Milano.

Durante il periodo nazifascista viene nascosto per sfuggire alle leggi razziali da Felice Casorati fra i suoi allievi alla Accademia Albertina di Torino. Allievo di Carlo Mollino e Franco Albini, è stato docente di composizione architettonica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Dal 1975 al 1977 cura i quaderni di Dalle cantine con la sua costola Dalle cantine frocie. Nei primi anni '70 partecipa alle prime riunioni del F.U.O.R.I  di Milano dove si praticò per la  prima volta l’autocoscienza omosessuale, il partire da sé, il prendere la parola. Pubblica sull’omonima rivista l’articolo Storia palpitante e violenta che dava atto di questa pratica. Partecipa allo spettacolo La traviata norma. Scrive in seguito New kamasutra. Didattica sadomasochistica per riportare nel movimento, che si era volto ai gruppi extraparlamentari e alle esperienze d’oriente, l’attenzione al corpo. Nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano organizzò gruppi di autocoscienza di studenti omosessuali, di misti etero e omo, di donne. La grande esperienza di libertà allora praticata in gruppo accompagnò e improntò tutta la vita di Corrado come insegnante, scrittore, architetto, artista e organizzatore d’arte. Dagli anni ottanta Levi cura mostre ospitate all’interno del suo studio a Milano e in istituzioni culturali, tra le quali Il Cangiante. Insieme al gruppo R.O.S.P.O che si era formato in Facoltà fra studenti omosessuali, progetta in occasione di un concorso indetto dal Comune di Bologna in ricordo delle vittime dell’omocausto, un triangolo di pietra rosa, ora esistente nel parco di Villa Cassarini a Porta Saragozza. 

Come architetto ha svolto attività professionale a Torino, a Milano e a Marrakech e ha pubblicato Trattatino di architettura (Tranchida, Milano, 1993) e Tiro al bersaglio su problemi di architettura (Tranchida, Milano, 1994). Sul suo lavoro di artista ha pubblicato Teoria e lavori. Arte 1982-1996 (Giancarlo Politi Editore, Milano, 1996) e Vedere l’arcobaleno con la coda dell’occhio (Charta, Milano, 2002). La sua attività critica tra arte e architettura vede la pubblicazione di Una diversa tradizione (CLUP, Milano, 1985) e di È andata così (Electa, Milano, 2009), mentre la sperimentazione linguistica trova in Canti spezzini (Chimera, Milano, 1986) e Marrakech Teoria (Cadmo, Firenze, 2004) i momenti di maggiore intensità.  Della sua profonda conoscenza del mondo dell’arte contemporanea ha scritto in Mes amis! Mes amis! (Corraini Edizioni, Mantova, 2007). Nel 2020 con Corraini Edizioni ha pubblicato Come ti quando? Am I a gymnast or an artist? e Novità in casa. Ha vinto il Premio In-Arch Piemonte per l’architettura. Sue opere sono state esposte in gallerie private, musei e istituzioni italiani e internazionali. Del 2020 la personale Tra gli spazi, a cura di Joseph Grima e Damiano Gullì, in Triennale Milano.