La performance a Bologna negli anni '70
Sabato 7 ottobre torna la Giornata del Contemporaneo che, giunta alla diciannovesima edizione, coinvolgerà musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista su tutto il territorio nazionale.
Per l’occasione, al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna si svolgerà la prima presentazione del volume curato da Uliana Zanetti dedicato alla performance a Bologna negli anni ’70.
L’iniziativa, in occasione della terza edizione della Giornata di studi sulla critica d’arte in ricordo di Giovanni Maria Accame (1941 – 2011), storico, critico d’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, avrà come soggetto la relazione tra critica d’arte, ricostruzione storiografica e arti performative, prendendo in esame il caso studio della pubblicazione La performance a Bologna negli anni ’70, a cura di Uliana Zanetti (Edizioni MAMbo, 2023), per la prima volta presentata al pubblico.
Una pubblicazione che vede al suo interno anche una sezione dal titolo Il Cassero. Performare il genere dialogo dell’autrice con Sara De Giovanni, responsabile del Centro di Documentazione e Daniele Del Pozzo, direttore artistico del Festival Gender Bender.
A partire dal lavoro storiografico del volume, si intende riflettere sulla complessità che si affronta nel momento in cui si approccia una ricostruzione storico-critica di artisti e di opere appartenenti alla sfera d’azione della performance. Si parlerà dell’ “oggetto” d’analisi, caratterizzato da transitorietà e impermanenza, e delle basi testuali e di documentazione necessarie alla definizione di una posizione critica. Si rifletterà sull’archivio come di un serbatoio di sapere indispensabile alla scrittura e alla ricostruzione storiografica, ma allo stesso tempo in grado di fornire solo una testimonianza parziale degli eventi, portando come esempio la natura arbitraria della documentazione fotografica delle opere performative. Si prenderà in esame il lessico specifico e le nuove terminologie che la performance ha introdotto, in primo luogo quelle legate al “corpo” e alla più estesa idea di “corporeità”
A cura di Caterina Molteni, Martina Cavalli in collaborazione con Uliana Zanetti